Un libro d’artista racconta la magia dell’incontro e dell’illusione / Il progetto collettivo a 16 mani del FIIC 2025.
Il progetto collettivo Canovaccio chiude l’ottava edizione del Festival Internazionale di Incisione Contemporanea di Trento.
Otto artisti uniti in un dialogo visivo tra teatro, magia e arte incisoria.
Fino al 5 dicembre, Spazio Foyer ospiterà inoltre la mostra collettiva con le 68 opere selezionate dalla Giuria Tecnica tra le oltre 200 partecipanti al Bando.
Si chiude nel segno del teatro e della magia l’ottava edizione del Festival Internazionale di Incisione Contemporanea di Trento (FIIC), organizzato da Spazio Foyer, che quest’anno ha scelto come tema La grande magia, in omaggio a Eduardo De Filippo nel 125esimo anniversario della nascita.
Come da tradizione, il festival si conclude con la presentazione del progetto collettivo a sedici mani, un appuntamento ormai distintivo del FIIC che ogni anno riunisce un gruppo di artisti invitati a elaborare insieme un’opera d’incisione su un tema condiviso.
UN CANOVACCIO DI STAMPE D’ARTE
Il titolo del progetto 2025 è Canovaccio, termine che nel linguaggio teatrale indica la trama di un’opera priva di dialoghi, da cui gli attori della Commedia dell’Arte improvvisavano sulla scena. In questo caso, il canovaccio diventa metafora di un dialogo artistico tra stampe, dove ogni opera si intreccia con le altre per dar vita a nuovi racconti visivi. A partecipare al progetto sono stati otto artisti e artiste, invitati da parte della direzione artistica di Spazio FoyEr e del FIIC.
Gli incisori Gian Franco Civitico, Rita Demattio, Luigi Golin, Dario Grigolato, Polina Karpunina, Cecilia Maran, Vito Polito e Tiziana Rosmini hanno interpretato il tema della magia e del dialogo, cuore dell’edizione 2025, realizzando una cartella di stampe in tiratura limitata di 15 esemplari e trasformata in un vero e proprio libro d’artista.
Informazioni complete:
https://www.spaziofoyer.it
Evento segnalato da Spazio FoyEr