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Festival regionale di Musica Sacra

52^ edizione
- (Foto dal sito ufficiale)
- (Foto dal sito ufficiale)
Dove: Vari luoghi, Trentino/Alto Adige
Contatti: Tel. 353.4144806 / info@festivalmusicasacra.eu / facebook / instagram / yuotube / linkedin
Sito web: www.festivalmusicasacra.eu

La 52ma edizione del Festival regionale di musica sacra prevede quest’anno la realizzazione di 48 appuntamenti dislocati nelle due Province di Bolzano e Trento tra il 22 aprile e il 18 giugno 2023 con una piccola appendice autunnale. La manifestazione, come sempre, promuove produzioni in proprio, accoglie progetti in sinergia con altri enti, guarda alla storica monumentale tradizione del repertorio musicale legato al sentimento del sacro come alle partiture fresche d’inchiostro disponendone le prime esecuzioni assolute, valorizza le risorse interpretative del territorio, rivolgendosi tanto a professionisti quanto al mondo del dilettantismo ed alle istituzioni accademiche e ospita formazioni corali e strumentali di prestigio nazionale ed internazionale. Si rivolge ad un pubblico ormai consolidato ma promuove anche iniziative particolari per coinvolgere il mondo giovanile o anche solamente per stimolare la curiosità di potenziali ascoltatori. Volendo individuare nel folto del cartellone itinerari specifici, una prima strada maestra conduce al repertorio barocco con l’allestimento (a Bolzano e Trento) del celebre Oratorio di Pasqua di Johann Sebastian Bach, per l’impegno di artisti atesini (il Coro Lechner e l’Orchestra del Duomo di Bolzano) a conferma di risorse musicali regionali degne delle più prestigiose cappelle musicali del nord-Europa. Se il Sud del Tirolo omaggia la tradizione protestante, il nord della vicina Austria  (Company of Music ed Ensemble Stella Matutina) risponde scendendo a Bressanone e Bolzano per una delle pagine più famose della lussureggiante polifonia d’area cattolica, la Missa Bruxellensis, originariamente attribuita ad Orazio Benevoli quindi restituita a Franz Biber: una pagina sontuosamente vestita di 23 voci indipendenti, vocali e strumentali, scritta probabilmente su richiesta dell’arcivescovo di Salisburgo per l’inaugurazione dell’Ordine dei Cavalieri di San Ruperto (1701).  Le svolte su sentieri paralleli incrociano ancora la coppia Bach/Biber nel programma (Trento-Ala) curato da Labirinti Armonici e Ensemble Nicolò D’arco, alternando momenti esclusivamente sonatistici con una rosa di cantate sacre, che, aperte nel nome di Johann Rosenmüller consegnano il testimone a strumenti e voci della Cappella Lanensis (S. Paolo e Lana) in una monografia dedicata a mottetti e sonate dello stesso compositore sassone. Poi ci sono angoli praticamente inesplorati, come l’Oratorio Humanità e Lucifero per due voci e strumenti di Alessandro Scarlatti, una perla di melodismo italiano, che vede il ritorno della Camerata Accademica di Paolo Faldi. Altrettanto da riscoprire i mottetti del monaco altoatesino A. Grieninger proposti a Bressanone e Innsbruck dall’ensemble di musica antica “Vita & anima”. Se dunque anche la letteratura più antica riserva sorprese, tanto più nel parco della musica contemporanea saranno percorribili viottoli curiosi con Theos, cantata spirituale firmata da Mario Pagotto, produzione del Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone con cui il sodalizio regionale stringe un vincolo di proficuo parternariato. Poi le prime assolute, dove spicca il nome di Carlo Galante, compositore trentino di fama, con la sua Missa in Augustini Nomine per tre solisti e trio d’archi proposta (a Bolzano e Trento) dall’Amarida Ensemble, compagine trentino-atesina residente del Festival e sempre propensa ad accogliere le novità, tant’è vero che il calendario ne ripropone la sigla in una produzione dedicata al tema della pace con altri tre brani inediti, firmati da F. Iorio, C. Gamper e H. Mutschlechner. Nuovissima anche la partitura del trentino A. Fracchetti con musiche create sulle suggestioni dei testi di Don Lorenzo Milani nella forma particolare del reading, in omaggio al centenario dalla nascita del “prete comunista”.  Plurisecolare invece l’anniversario (800 anni) della regola francescana, festeggiato investendo consistenti energie e con scelte vivacemente innovative, come la proiezione del film muto Frate Sole (1918 restaurato nel 1998) con la sfarzosa colonna sonora per coro e orchestra sinfonica di Luigi Mancinelli: imperdibili appuntamenti a Bolzano e Trento, frutto della collaborazione del Festival con l’Orchestra Haydn per l’occasione diretta da Gioele Muglialdo. Ancora di corpose dimensioni sinfoniche l’omaggio ai musicisti francescani con l’esecuzione (Rovereto e Trento, esportata poi a Pordenone) del Cantico di Frate Sole del trentino Padre Ottone Tonetti per soli, coro e orchestra con il debutto dell’Orchestra dei Filarmonici trentini, diretta da Alessandro Arnoldo. Collaboratore del Festival, il giovane direttore concerterà anche in un progetto di teatro musicale pedagogico attorno alla figura di San Francesco (e con musiche dal medioevo al pop, ma pure con brani di un altro francescano compositore come Terenzio Zardini, dal centenario compleanno) realizzato da giovani e giovanissimi allievi della Scuola Musicale Giudicarie di Tione. Altre squadre under 21 segnano altri goal: le voci bianche provenienti dall’Alto Garda in due concerti a Trento e San Lorenzo in Banale impegnate su pagine di quel Mendelssohn, oggetto d’attenzione pure del giovane coro Fanny Hensel, con la chicca di una originaria versione inglese dei Motetti op. 69. Ancora un debutto nel Festival per il Coro Polifonico Emerald con l’importante Messa di Rheinberger ma anche con il Cantico Espiritual di Cecilia Vettorazzi, concerto ospitato dal Festival così come l’ambizioso progetto cavalcato dalla giovane Orchestra Euthaleya con il Coro Gianferrari e il Coro Anzolim de la Tor che porterà all’allestimento del celeberrimo Requiem di Mozart (a Trento e Pomarolo). Compagini corali storiche queste, così come il Coro di Piazzola sul Brenta, che nella basilica del concilio tridentino farà ascoltare la splendida Messa di Gloria di Puccini in una versione per coro ed organo curata da Francesco Finotti. Oppure la Corale Sine nomine diretta da Carlo Andriollo, con Stefano Rattini all’organo (a Trento e Tione). Il re degli strumenti risalta nel suo trono solistico attraverso le passeggiate organistiche atesine, come nel concerto della ventunenne slovena Ana Krainc sull’organo Callido di Calceranica. La chiusa infine intreccia i festeggiamenti patronali per San Vigilio, giunti alla 40ma edizione:   un mix di tradizione gregoriana (Gruppo Feininger) e liturgia sarda (Coro Galletto di Gallura) in canto tasja con le improvvisazioni al sax di Gavino Murgia farà risuonare le volte della Badia di San Lorenzo, mentre la cattedrale trentina accoglierà, in un gran finale, la Messa per solisti, coro maschile (protagoniste le voci del S. Lucia di Magras dirette da Fausto Ceschi) e strumenti a fiato di Francesco Antonio Berera, settecentesco maestro di cappella  proprio nel Duomo di Trento.

I direttori artistici
Annely Zeni e Josef Lanz

Il calendario sottostante è in fase di aggiornamento, tutte le date sono disponibili in www.festivalmusicasacra.eu.

Calendario eventi:
Dom. 28 maggio 2023

Chiesa di Onea, Borgo Vasugana (Tn)
Sab. 03 giugno 2023

Chiesa del Santissimo, Trento
Dom. 04 giugno 2023

Chiesa di San Nicola, Caldaro (Bz)
Dom. 04 giugno 2023

Chiesa Parrocchiale, Tione di Trento (Tn)
Ven. 09 giugno 2023

Teatro Auditorium, Via S. Scroce, Trento
Dom. 11 giugno 2023

Chiesa di San Francesco Saverio, Trento
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