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Concerto per un’eclissi di Luna - ovvero Sette modi per scalare la Luna

Notizia segnalata da MUSE - Museo delle Scienze
- (Foto dal sito ufficiale)
27 luglio, ore 21.45 / Prato del MUSE - Museo delle Scienze di Trento

Uno spettacolo “fantasmagoriconirico” unico, una produzione inedita composta per festeggiare i 5 anni del MUSE Museo delle Scienze di Trento, in sincronia con il grande spettacolo naturale dell’eclissi totale di Luna più lunga del secolo. Il 27 luglio 2018, a partire dalle 21.45, “Concerto per un’eclissi di Luna” prenderà spunto da una scena della commedia Cyrano de Bergerac nella quale vengono elencati sette fantastici modi di salire sulla Luna, per svolgersi in un crescendo da piano a fortissimo che procede di pari passo con l’eclisse di luna “reale”, proiettata in diretta sulla grande parete esterna del Museo. L’opera, in prima assoluta, si caratterizza per da una colonna sonora originale commissionata appositamente dal Muse per l’evento dell’eclissi di luna e per il suo quinto compleanno al giovane compositore Nicola Segatta, sarà eseguita dal vivo da un’orchestra lunare di 15 elementi e accompagnata da danze in assenza di gravità. Oltre 50 minuti di musiche onirico-evocative, citazioni di avventure poetiche - da Cyrano a Calvino da Buzzati ad Ariosto, voli fantastici e reali inerpicate, con Manolo impegnato nell’inedita impresa di "scalare" la Luna e la Piccola Orchestra Lumière.

Siamo particolarmente orgogliosi di presentare Concerto per un’eclissi di Luna – spiega il direttore del MUSE, Michele Lanzinger. Da sempre, infatti, il MUSE adotta un approccio multidisciplinare alla comunicazione scientifica, nel quale l’intreccio di arte e scienza è fonte di grande stimolo. Commissionare a un gruppo di artisti giovani e talentuosi un’opera musicale originale per celebrare i 5 anni di vita del Museo, inoltre, ci permette di contribuire a valorizzare le eccellenze creative del nostro territorio. Si tratta di una commissione importante – sottolinea Lanzinger – non solo perché celebrare il traguardo del primo lustro con musica, prosa e danza– 3 delle 9 muse – risuona molto bene con il nostro marchio “MUSE”, ma soprattutto perché crediamo fondamentale dare spazio e incentivare lo sviluppo della nostra industria culturale – un settore in cui l’Italia eccelle… e il Trentino si è ritagliato un ruolo non secondario.

Nicola Segatta, compositore: Nicola Segatta nasce a Trento nel 1982.  Studia violoncello con Lorenzo Corbolini e M. Perini, E. Bronzi, R. Filippini e M. Decimo e Giovanni Sollima. Nel 2011 partecipa alla creazione de La Piccola Orchestra Lumière e dell’Associazione il Vagabondo di cui è presidente.  Ha composto ed eseguito in concerto colonne sonore per film muti, un album di canzoni con poesie proprie, e uno di canzoni con testi di Shakespeare, un concerto per la messa di Natale 2012 del Duomo di Trento, diversi brani di musica da camera e per il teatro, e ha musicato la fiaba giapponese “Il violoncellista Gosch” di Kenji Myasawa, rappresentata a Tokio e Osaka nel settembre 2012 con M. Decimo al violoncello solista. Si è esibito per i 100celli del Teatro Valle eseguendo con Giovanni Sollima proprie composizioni e ha improvvisato con questi al buio in occasione del concerto “Skotos” di Officina da Camera a Brescia. Diplomato liutaio, si dedica alla costruzione di violoncelli. Collabora come esperto di liuteria con la Fondazione Stradivari di Cremona e con il Parco naturale di Paneveggio Pale di San Martino. Suona su uno strumento di propria costruzione.

L’orchestra: La Piccola Orchestra Lumière ha al suo attivo numerosi concerti presso diverse realtà, tra cui: il Konzerthaus di Vienna; l’università Luiss di Roma in occasione della laurea honoris causa di Mario Draghi; la CBS di Shanghai (con un servizio sull’attività artistica dell’ensemble); la Filarmonica di Trento (come orchestra residente), il Festival dell’Economia di Trento; il Festival Bolsko Lito in Croazia. L’ensemble ha inciso il disco Shakespeare for dreamers edito da Squilibri Editore, con musiche originali di Nicola Segatta, suo compositore e membro, con i violoncellisti Giovanni Sollima e Monika Leskovar.

Manolo: Maurizio Zanolla. Manolo. Il Mago. Tra gli arrampicatori uno dei pochissimi - l'unico? - ad essere “uscito dal giro” per entrare nell'immaginario collettivo. Colpa della pubblicità? In parte ma non solo. Ma da dove arrivano i suoi poteri? Un giorno, parlando del talento, il nostro raccontava della «possibilità di pescare nell'irrazionale, di attingere da un bacino immenso». Un'arma fantastica da usare oltre le colonne d'Ercole, dove Manolo si è avventurato più di una volta: «In molte situazioni mi sono spinto proprio oltre, consapevole che tagliavo i ponti, e che l'unico modo per sopravvivere era arrivare in cima». Cose da matti, cose da maghi, cose da Mago... E a proposito di maghi, nell’autunno 2016 ha ripetuto, a 35 anni di distanza, proprio la mitica via “Il mattino dei maghi” sul monte Totoga, riscuotendo l’ammirazione generale. A Manolo è dedicato il film “Verticalmente demodé”, diretto da Davide Carrai e pluripremiato in numerosi festival di settore.



Pubblicato il 25 luglio 2018
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