Gli spettacoli più visti sono stati quello di apertura, «Stravagarte» della compagnia bolognese Teatro Lunatico, il 24 luglio in piazzale Segantini ad Arco, e quello di chiusura, «Piantala Emma» della compagnia trentina Teatro delle Quisquilie, il 9 agosto nel cortile della Rocca a Riva del Garda, con circa 200 spettatori ognuno, tra bambini e genitori.
Circa 120 spettatori hanno visto «Dracula, il non-morto sfida la morte» della compagnia altoatesina Sotriffer (il 29 luglio nel cortile della scuola di Massone ad Arco), «Due burattini e un bebè» della compagnia ravennate Strinati (il primo nel cortile della scuola di Bolognano) e «Insetti, insettini e... insettoni» della compagnia trentina Iride (il 5 agosto al centro sportivo di Sant'Alessandro a Riva del Garda), per un totale del festival di circa 1500 spettatori (la media è di circa 115 spettatori a spettacolo).
Oltre ai numeri e più dei numeri, c'è -come già da oltre vent'anni- lo sguardo ammaliato dei bambini, il loro divertimento e quello dei genitori, e più in generale il fascino intramontabile di un'arte antica che porta lo spettatore a un'esperienza concreta di relazione con artisti e pupazzi, marionette e burattini, dentro storie che sono metafore della vita e dei rapporti umani, con alcune delle compagnie più importanti d'Italia e con burattinai che hanno fatto la storia e altri, molto giovani, che la stanno iniziando.
Quella di quest'anno è stata la 22ª edizione: nato nel 1997 ad Arco come «Burattinate al parco» (si teneva all'Arciducale), diventato poi «Arco Burattini», in seguito si è allargato prima a Riva del Garda e poi anche a Nago-Torbole, assumendo per nome un gioco di parole che allude all'Òra, il vento stagionale del Garda. L'edizione 2019 ha proposto dal 24 luglio al 9 agosto undici spettacoli per tredici date, con tante novità. La prima: «Favole e burattini al parco», ciclo di sei laboratori di narrazione e di creazione di pupazzi con in più una conferenza-spettacolo, che ha avuto una media tra 25 e 40 partecipanti. Altra novità: per quanto riguarda i luoghi che hanno ospitato gli spettacoli -parchi e parchi gioco, piazze, cortili e spazi verdi delle scuole, oltre alla Rocca e alla spiaggia di Riva del Garda- un ritorno alle origini (il parco Arciducale di Arco, dove la rassegna iniziò 22 anni fa) e una novità (il nuovo parco «Nelson Mandela» alle Braile ad Arco).
La rassegna, curata dall'associazione teatrale Iride, ha il patrocinio di Unima, l'Unione internazionale della marionetta, e di Unicef, United nations international children's emergency fund. «L'Òra dei burattini» anche quest'anno ha raccolto fondi per l'Unicef, alla quale sono stati consegnati 500 euro.