MUSE H20 è un planetario digitale da 80 posti con tecnologia di ultima generazione, composto da 3 parti. La cupola centrale - che ospiterà osservazioni astronomiche, cinema immersivo e performing arts - sarà arricchita da altre due sfere più piccole, dedicate a mostre temporanee e seminari. Per la sua forma e la versatilità delle sue funzioni, MUSE H20 è un unicum a livello planetario, capace di arricchire in modo importante l’offerta culturale di tutto il territorio trentino.
Il progetto è stato approvato in via preliminare, per una durata temporanea di 15 anni, entro i quali la gestione da parte del Museo permetterà di recuperarne i costi di costruzione e gestione.
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Recentemente, alcune voci critiche affermano che la struttura inciderà negativamente sulla vista del Palazzo delle Albere, un pregevole edificio storico che si trova vicino al luogo nel quale si prevede di realizzare il planetario. Noi crediamo molto in questo progetto e per questo vogliamo fornire a chi ci conosce alcune, ulteriori, informazioni. Ad esempio che - tecnicamente - il MUSE si trova a 58 metri dal Palazzo delle Albere, mentre la distanza tra questo e il Planetario sarebbe di ben 85 m.
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Ecco i nostri 5 buoni motivi:
1. MUSE H2O è molto più di un planetario: è innovazione e sostenibilità. Costituito da tre sfere, a ricordare la forma di una molecola d’acqua, MUSE H20 sarà uno spazio di grande attrattività per i diversi pubblici del MUSE. Ecco cosa pensa l'astronauta trentina Samantha Cristoforetti del progetto MUSE H2O.
2. TRE SPAZI, infinite possibilità. Un palco digitale per tutti. Nella cupola principale, i visitatori troveranno in ogni momento una proposta diversa: planetario, cinema a 360° con documentari e proiezioni su scienza, natura e avventura, cinema in lingua originale, underground e rassegne di film sperimentali o di settore (in co-produzione con associazioni, cineteche, festival). Le due cupole più piccole saranno invece spazi per seminari, laboratori, piccole esposizioni a scienza e innovazione.
3. Un planetario di rilievo planetario. Un unicum per tecnologia e innovazione. Le sue tecnologie di proiezione di ultima generazione sono usate da non più di 3 planetari digitali in Europa, incluso il planetario di Winchester (il più grande del Regno Unito) e due prestigiose grandi navi da crociera. In nord Italia, MUSE H2O non avrà eguali.
4. Un investimento pronto per la Trento che verrà. Un’installazione provvisoria aperta a tutti.
MUSE H20 sarà una piattaforma appoggiata sul prato sulla quale saranno adagiate le tre sfere del planetario e dei suoi laboratori. In una parte di città soggetta a un forte sviluppo futuro, qualora si rivelasse opportuno, MUSE H2O potrà essere smontato e/o traslato in un'altra sede. La sua permanenza è prevista, temporaneamente, per 15 anni.
5. Una nuova struttura culturale…che si autofinanzia. Una spesa sostenibile
I ricavi derivanti da biglietti, biglietti integrativi alla vista del Muse, dalle attività “corporate” e dai contributi degli sponsor permetteranno non solo di coprire le spese necessarie per il sostegno delle attività ma anche - in 15 anni - l’ammortamento del costo di costruzione della struttura.
Ulteriori informazioni e like in:
https://www.h2o.muse.it