Con lo spettacolo di musica, parole e sogni diurni, GRAMMATICA DI UN'UTOPIA. LA RIVOLUZIONE DI RODARI (di Maura Pettorruso, con Manuel Randi e Marco Stagni) parte al Cristallo un intenso percorso in ricordo del grande scrittore per bambini (ma non solo) a cento anni dalla nascita.
7 ottobre, ore 21 Grammatica di un'utopia. La rivoluzione di Gianni Rodari.
10 ottobre: Una “savia” bambina: Gianni Rodari e i modelli femminili: incontro con Marzia Camarda autrice dell'omonimo libro (ed. settenove).
18 ottobre, ore 16.30: Galassia Alfa Rho-Dari – spettacolo di Sagapò.
23 ottobre, Lezioni di Fantastica: incontro con Vanessa Roghi, autrice dell'omonimo libro della Laterza.
Cento anni fa nasceva a Omegna sul lago di Orta il 23 ottobre del 1920 Gianni Rodari, lo scrittore che ha rivoluzionato la letteratura per bambini assurgendola al ruolo che le spetta, ossia a letteratura tout court. E quarant'anni fa, il 14 aprile del 1980, Rodari moriva, a 59 anni a Roma in conseguenza di un ricovero pr una occlusione di una vena nella gamba. La sua opera più conosciuta, La grammatica della fantasia, pubblicata nel 1973, è una sorta di manifesto sull'arte di inventare storie. «Le fiabe – diceva Rodari - servono alla matematica come la matematica serve alle fiabe. Servono alla poesia, alla musica, all’utopia, all’impegno politico: insomma, all’uomo intero, e non solo al fantasticatore. Servono proprio perché, in apparenza, non servono a niente: come la poesia e la musica, come il teatro e lo sport (se non diventano un affare). Servono all’uomo completo. Se una società basata sul mito della produttività (e sulla realtà del profitto) ha bisogno di uomini a metà – fedeli esecutori, diligenti riproduttori, docili strumenti della volontà – vuol dire che è fatta male e bisogna cambiarla. Per cambiarla, occorrono uomini creativi, che sappiano usare la loro immaginazione».
Il teatro Cristallo intende rileggere la complessa vicenda di Gianni Rodari indagando i vari volti dello scrittore, del giornalista, del poeta, del politico e dell'intellettuale impegnato.
Si parte il 7 ottobre con Grammatica di un'utopia, (ore 21) con uno spettacolo fra musica e parole, della regista Maura Pettorruso con Manuel Randi alle chitarre e al clarinetto e Marco Stagni al basso e contrabbasso. Partendo da La grammatica della fantasia, unico testo teorico dell'autore, lo spettacolo trascina lo spettatore dentro la biografia, le curiosità, gli incontri e le scelte che hanno creato l'uomo prima e lo scrittore di conseguenza. Lo scopo è quello di restituire una immagine di Rodari come pensatore poliedrico, in nessun modo esauribile nella rappresentazione pura di autore per l'infanzia. Una giovane stagista segue le orme lasciate in vita da Gianni Rodari. Trova, per caso e per volontà, alcuni appunti - stralci di conferenze, pensieri su carta - in cui lo scrittore ragiona sul senso dell'utopia: un sesto senso che gli esseri umani dovrebbero coltivare, esplorare, affinché si acuisca sempre di più e permetta al pensiero fantastico di svelare - e trasformare - la realtà. Affascinata dagli scritti di Rodari, la stagista percorre un viaggio a ritroso alla ricerca dell'uomo che si nasconde dentro lo scrittore, dentro e dietro l'immagine più nota.
Si prosegue il 10 ottobre con una conferenza alle 20,30 di Marzia Camarda, imprenditrice culturale, esperta di letteratura comparata, traduttrice, che ha pubblicato un libro sull'universo femminile nella letteratura di Rodari, dal titolo La savia bambina. Gianni Rodari e i modelli femminili.
Il 18 ottobre alle ore 16.30, un altro spettacolo di Sagapò dal titolo Galassia Alfa-Rho-Dari tratto dal libro di Rodari “L'agente X, 99”.
Il percorso rodariano si chiude il 23 ottobre alle ore 20.30 con un incontro con Vanessa Roghi che ha appena pubblicato il libro Lezioni di fantastica, che sul piano storico-letterario ricostruisce la storia del grande intellettuale a partire dai grandi insiemi che l'hanno riempita . La politica, il giornalismo, la passione educativa, la scrittura e la letteratura.
