Una bella notizia.
L’Università di Trento ha annunciato l’imminente intitolazione ad Alcide De Gasperi della BUC, la sua biblioteca più importante (e una delle biblioteche universitarie più belle d'Europa), dove generazioni di giovani stanno costruendo e costruiranno il loro futuro con lo studio e l’impegno.
Ed è appunto una bella notizia.
Perché De Gasperi è un trentino capace di guardare oltre i confini.
Perché è uno dei padri dell'Europa unita.
Perché è un simbolo di cultura democratica.
E finché l'università resterà un luogo che guarda oltre i confini, che costruisce unità e che insegna democrazia, c'è da avere fiducia.
Ma è una bella notizia anche perché sembra un po' un cerchio che si chiude.
Alcide De Gasperi, all'alba del Novecento, non poté studiare a casa sua, né nella sua lingua madre. Dovette prendere la strada di Vienna. E fu certamente un'esperienza formativa confrontarsi con l'allora capitale dell'Impero degli Asburgo. Ma nondimeno egli si batté, proprio in quegli anni, per l’università italiana nell'Impero. Perché altri potessero avere ciò che lui non aveva potuto avere. Fu per lui una battaglia persa che lo portò perfino a conoscere la prigione per la prima volta, da innocente.
Pensare che ogni giorno migliaia e migliaia di giovani leggeranno il nome di De Gasperi mentre varcano le porte della BUC inseguendo i loro sogni e i loro percorsi di crescita sembra un po' un compimento di una lunga storia.
Leggi la news dell'Università di Trento.