A EstroTeatro è ora di… andare in scena! Da venerdì 29 maggio a domenica 14 giugno un calendario fitto di appuntamenti con i saggi degli allievi della Scuola di Teatro e Cinema che si apprestano ad affrontare il pubblico, alcuni per la prima volta, altri con maggiore esperienza si mettono in gioco con nuovi testi, personaggi diversi e registi nuovi.
Gli eventi di questa settimana si terranno una location particolare, la sede stessa di EstroTeatro, nelle sue sale il pubblico sperimenterà un diverso modo di vedere lo spettacolo, mentre gli attori avranno modo di relazionarsi in modo inconsueto con gli spettatori senza quella linea di confine che protegge e separa il teatro dalla vita, quale è il palcoscenico.
Gli spettacoli di questa settimana:
Venerdì 29 maggio ore 21, 22 e 23 (tre repliche) – c/o EstroTeatro (ingresso solo su prenotazione)
L’UOMO DI CARTA
Saggio del laboratorio annuale giovani condotto da Andrea Deanesi.
In scena: Chiara Dell’Anna, Elisa Galter, Matilde Gosetti, Francesco Lacchin, Sathya Nardelli, Dalila Toscanelli.
Una casa, quattro amiche e un segreto inconfessabile.
L'uomo di carta è un susseguirsi di eventi che via via renderanno sempre più intricata la trama e dove non tutto è esattamente quello che sembra.
Sabato 30 maggio ore 21 e domenica 31 maggio ore 18.30 e 20 - c/o EstroTeatro (ingresso solo su prenotazione)
L’ISTRUTTORIA di Peter Weiss
Saggio corso annuale di Teatro III anno – docente Roberto Marafante.
In scena: Valentina De Cecco, Andrea Turchetti Bonetti, Stefano Perlasca, Nicola Piffer, Ester Pigozzi, Alessandra Pinto, Vanessa Robusti, Anna Scaglia.
Il saggio verte su di un elaborato tratto dall'opera di Peter Weiss che è il racconto dei testimoni e degli imputati del Processo di Francoforte (1965) contro un gruppo di SS funzionari del Lager di Auschwitz.
È la testimonianza di un viaggio all'inferno che iniziava con l'arrivo di un treno e finiva in un forno crematorio.
Il pubblico, diviso in tre stanze, non ha la protezione del palcoscenico, ma partecipa e viene coinvolto. La rappresentazione, essenziale e diretta, non vuole suscitare pietà, ma emozione profonda e sdegno morale.
