Regia e drammaturgia Michele Comite / Con Alessandro Zanetti e Michele Comite / Coreografie Hillary Anghileri / Musica dal vivo Daniela Savoldi / Scenografie Gigi Giovanazzi e Gianmarco Sartori / Costumi Elisa Caleon / Light Design Michele Comite / Produzione Collettivo Clochart.
Età: dai 4 anni / Durata 55 min.
I problemi ambientali che affliggono il nostro pianeta sono molti. Essi minacciano seriamente l’ecosistema Terra, cioè l’insieme delle forme di vita che la abitano in un delicato equilibrio.
Ci si è resi conto che le risorse della Terra non sono illimitate e che non possono essere sfruttate all’infinito.
Si è fatta, inoltre, strada la consapevolezza che tutti gli ambienti naturali del pianeta sono legati tra loro e quando si intacca l’equilibrio di un ecosistema ciò determina conseguenze a catena che ricadono su altri ecosistemi.
L’enorme quantità di anidride carbonica che viene riversata nell’atmosfera. L’aumento di questo gas, dovuto alla combustione dei carburanti fossili e agli incendi boschivi, sta provocando eccessivo riscaldame
to del pianeta, con conseguenze devastanti già in corso: lo scioglimento dei ghiacciai ai poli; l’innalzamento del livello del mare; l’aumento delle zone desertiche; l’aumento della popolazione e di conseguenza l’ aumento dei rifiuti prodotti.
La terra grida il suo lamento!
Da questo urlo parte lo spettacolo, una terra non più fertile ma arida dove due astronauti partiti per esplorare la luna scoprono la bellezza della terra e ci conducono in un viaggio onirico e metaforico dove immagini, suoni e parole raccontano la vita della terra. Un isola bellissima e preziosa in un vuoto illimitato, non c’e’ altro posto dove vivere se non il sottile strato superficiale del nostro pianeta, delimitato dal nulla cupo dello spazio.
“In principio la terra era tutta sbagliata, renderla più abitabile fu una bella faticata (…) C’erano solo gli uomini, con due braccia per lavorare, e agli errori più grossi si poté rimediare. Da correggere, però, ne restano ancora tanti: rimboccatevi le maniche, c’è lavoro per tutti quanti.”
Gianni Rodari
Informazioni complete:
www.collettivoclochart.it
