Fondazione Aida / Regia di Pino Costalunga / Con Annachiara Zanoli e Elena Pavan, Martina Lodi e Francesco Manfredi / Scenografie di Federico Balestro
Età: 4+
Lo spettacolo è un viaggio straordinario nella fantasia e nella crescita, dove scenografie magiche, pupazzi, antiche macchine teatrali e l’energia giocosa degli attori trasformano la celebre storia di Dorothy in un’esperienza poetica e sensoriale che risveglia in grandi e piccoli il coraggio, l’immaginazione e la forza del cuore.
Il viaggio che la piccola Dorothy fa verso il paese di Oz, assieme al suo cagnolino Toto e allo Spaventapasseri, all’Uomo di Latta e al Leone, è non solo un viaggio che parte dal Kansas per arrivare in un paese fantastico, ma è anche un viaggio nella Fantasia e con la Fantasia. E cosa si può fare di meglio, in uno spettacolo teatrale, se non usare proprio il teatro per intraprendere questo meraviglioso viaggio?
Immaginate in scena quelle strane macchine che, in quel tempo in cui non c’erano né computer né altoparlanti, si usavano proprio in Teatro per riprodurre il suono: la bellissima macchina del vento, per esempio, una specie di mulino di legno che fruscia su un tela, o le macchine del tuono, lastre di lamiera appese a un cavalletto di legno.
Immaginate che quelle macchine, oltre a emettere suoni ed effetti, siano capaci di far scoprire un po’ alla volta luoghi diversi e di saper creare paesaggi coloratissimi e fantastici. Immaginate che i personaggi della storia saltino fuori come per incanto dalle vecchie corde attorcigliate o dai vecchi bauli impolverati.
Immaginate poi in quel Teatro tre attori che si mettono a giocare con quegli oggetti divenuti bellissimi pupazzi e con quelle macchine piene di suoni ed effetti magici e misteriosi, tre attori che usano non solo la parola, ma anche e soprattutto il corpo con il suo ritmo e le sue mille possibilità.
Un gioco molto simile a quello che fanno i bambini, questo sarà il nostro gioco teatrale, un gioco che alle volte sembra che i bambini di oggi abbiano dimenticato visto che è stato proprio sostituito da tutte quelle “diavolerie” elettroniche – utili nel teatro come sono spesso utili anche ai bambini – ma che sembrano aver sopito la fantasia e la forza creativa del nostro “io bambino”, sia in teatro come nella vita.
Informazioni complete:
www.elementareteatro.it
Evento segnalato da Festival dei Piccoli