Scritto da Francesco Ferrara / con Salvatore Cutrì / scenografie e grafica Lorenzo Zanghielli / foto di scena Marco Leonardo Pieropan / produzione Evoè!Teatro
Fili d'aria
Avete presente quel piacere segreto che avvertiamo quando il presuntuoso dell’ufficio si ribalta dalla sedia? O quando la vostra amica bella e perfettina viene mollata di colpo? Ce l’avete presente il godimento che proviamo quando i vetri infrangibili del pick-up Tesla si rompono sotto gli occhi atterriti di Elon Musk? Tranquilli, non si tratta di avere un bidone dell’immondizia al posto del cuore. È un’emozione. È naturale. Ed è più comune di quanto siamo disposti ad ammettere. Si chiama Schadenfreude. Una parola che viene dal tedesco e indica la gioia per le disgrazie altrui. Sebbene si aggiri prepotente nelle nostre vite, la Sciadenfroide (si pronuncia così!) resta un sentimento furtivo e inconfessabile, con cui facciamo fatica a confrontarci. Ma come funziona? A cosa serve? È un difetto oppure no? In un’epoca di celebrazione dell’individualità, di isolamento e di gogne mediatiche condotte a colpi di tweet, di scontri politici e rabbia populista, di ironia che sempre più spesso degenera in cinismo, fare i conti con la nostra smania di schadenfreude è anche un tentativo di capire come si vive davvero di questi tempi.
Informazioni complete:
https://www.teatrodipergine.it
Evento segnalato da Teatro Comunale di Pergine