Produzione Teatro Abraxa, Roma / Con Massimo Grippa, Elisa Angelelli, Daniela Nisi, Chiara Tranquini, Viviana Simone, Elena Stella Zanchetta / Regia Emilio Genazzini / Musiche Lorenzo Ortis Gallo / Luci Masimo Grippa / Costumi Collettivo della Compagnia
Abraxa Teatro ha allestito “TIMOTICA. Emozioni da una Città Invisibile” per esprimere tematiche rilevanti per questa epoca, utilizzando creatività, sensibilità e ricerca di linguaggi innovativi.
Il suo drammaturgo e regista, Emilio Genazzini, è partito dalla conoscenza de “Le Città Invisibili” di Calvino e ne ha ipotizzata un’altra, la 56°, che il grande scrittore italiano in realtà non ha mai scritto.
“TIMOTICA” è “LA CITTÀ DELLE EMOZIONI”, nominata secondo la scelta di Calvino con un nome femminile di derivazione greca o comunque antica è ideata e concepita in linea con le altre 55 e declinata infatti in altre sette città, secondo i colori dell’arcobaleno, e in tre città secondo alcune emozioni primarie dell’essere umano.
La città contiene le passioni e le sensazioni dei suoi abitanti “come le linee d'una mano, esibite nelle vie immaginarie, mostrate attraverso le griglie delle finestre, rivelate nei ballatoi delle scale, riportate sulle panchine dei parchi”.
Il punto di partenza di questa sperimentazione è stato quello di non pensare nei termini usuali ma, ispirati da Calvino, di costruire questa serie di città come un “territorio performativo” immerso nei colori dell’arcobaleno, in cui gli interpreti/abitanti potessero agire in costante movimento, comunicando le diverse emozioni, da cui sono pervasi: l’animo, l’emozione, la forza che deriva da moti interiori. Un’onda, che rifluisce dai ricordi e dalla volontà di offrire sorprese, in cui i personaggi si incontrano, si perdono e si ritrovano.
La particolarità che ha contraddistinto questo lavoro è il campo artistico di confronto che si è voluto immaginare, elaborando un dialogo appassionante tra il teatro e la danza per trovare fra essi una terza possibile via.
Questo percorso è stato provocato dalla necessità di esprimere un linguaggio non verbale, diretto alla produzione di forti impatti emotivi con gli spettatori e attivare una comunicazione più profonda.
Una narrazione, raccontata dalle composizioni sceniche, dalle partiture in movimento ritmico degli attori, dalla presenza incisiva ed evocativa delle musiche, dalla drammaturgia dell’illuminazione e dalle immagini riprodotte sui corpi delle attrici.
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Evento segnalato da A vele spiegate