 
                            Con Matteo Cremon, Michele Mori, Stefano Rota / soggetto originale e regia Marco Zoppello / scenografia Matteo Pozzobon, Roberto Maria Macchi / costumi Lauretta Salvagnin / disegno luci Matteo Pozzobon / maschere e carabattole Stefano Perocco di Meduna, Tullia Dalle Carbonare / musiche originali Ilaria Fantin / calzature Aldo Biasibetti / assistente alla regia Alvise Romanzini / foto e video Serena Pea / scenografia realizzata nella bottega di Stivalaccio Teatro da Roberto Maria Macchi e Matteo Pozzobon con la consulenza artistica di Alberto Nonnato / realizzazione costumi Antonia Munaretti
	
	Produzione Stivalaccio Teatro / si ringraziano il Teatro Busnelli di Dueville e l’Accademia Olimpica di Vicenza / durata 90 minuti
	
	Profondità delle lande desolate dell’inferno. Un tranquillo ed eterno giorno di torture strazianti. D’un tratto si leva un latrare sguaiato, sono i diavoli che corrono da una parte all’altra alla ricerca del loro Re, il terribile Satana. Sulle rive dello Stige sono giunte millemila anime, così, d’un tratto, portate all’altro mondo da una fulminante peste bubbonica, vaiolica, assassina e vigliacca. L’Ade è di colpo intasatoe Minosse, impietoso giudice delle anime, è costretto a fare i salti immortali per esaminare le colpe di tutti.
	Le operazioni vanno a rilento e Belzebù, con profonda saggezza, offre uno sconto di pena alle anime di tre buffoni, Zuan Polo, Domenico Tagliacalze e Pietro Gonnella, per tornare a fare ciò che in vita gli riusciva meglio: intrattenere.
	Lo spettacolo ripesca dall’antica arte del buffone, l’intrattenitore per antonomasia, il più devoto cultore dello sghignazzo. Da che mondo è mondo i comici sono spaventati quanto attratti dall’inferno. Non c’è niente da fare, l’Averno è la destinazione finale per chi è pronto a tutto per strappare una risata. L’inferno e tutti i suoi sulfurei carcerieri sono alla base della tradizione popolare e dei racconti dei cantastorie. Esso racchiude al suo interno l’alto e il basso, il tragico e il grottesco. Buffoni all’inferno è il nuovo spettacolo di Stivalaccio Teatro, compagnia che ha fatto del rinnovamento e della rilettura della Commedia dell’Arte uno stile inconfondibile quando irresistibile.
	«A narrare questi episodi sono tre attori o, meglio, buffoni, comici, reietti, gente disposta a tutto per portare il riso. Lo faranno servendosi dell’arte buffonesca, quella maestria quattrocentesca che partorì poi la grande tradizione dei comici dell’arte».
	
	Informazioni complete e biglietti:
	https://teatro-bolzano.it
Evento segnalato da Teatro Stabile di Bolzano