Dalser. La Mussolina

Evento segnalato da Stagione Teatrale / Ala
- (Foto dal sito ufficiale)
Data: Sab. 14 marzo 2026
Dove: Teatro G. Sartori, Via Teatro 8, Ala (Tn)
Orario: ore 21.00
Note: Info su costi biglietti, abbonamenti e prevendite: www.comune.ala.tn.it o www.trentinospettacoli.it / Info Servizio Attività Culturali, sport e turismo del Comune di Ala n. 0464.674068, cultura@comune.ala.tn.it

MULTIVERSOteatro in collaborazione con CSC e PACTA / Drammaturgia Angela Dematté / Regia Michela Embrìaco / Con Michela Embrìaco / Scenografie e costume Giusi Campisi / Progetto sartoriale Lea Lausch GelZun / Partitura luci Mariano de Tassis / Musiche originali Adele Pardi e Stefano Artini / Sound Design Stefano Artini / Visual art e fotografia Pierluigi Cattani Faggion / Tecnica Luca Brun

È la notte tra il 15 e il 16 luglio 1935. Ida Dalser, appena fuggita dal manicomio, da sola, di notte, percorre la strada che da Pergine Valsugana arriva alla casa di sua sorella, a Sopramonte, piccola frazione di Trento. Come in una fiaba nera, attraversa un bosco e tesse il suo finale grandioso: a casa della sorella troverà il suo amore, Benito Mussolini, che la salverà. Così devono finire le storie. In un flusso di coscienza che procede senza pause ripercorre la sua vita e immagina una realtà parallela, molto lontana da quella che la porterà alla morte da lì a un paio d’anni.
Ida Dalser, considerata la prima moglie di Benito Mussolini, fu fatta internare da lui – e dal regime – in manicomio, dove morirà nel 1937. Come mai una donna affermata come lei, che da Sopramonte arriva ad aprire un importante centro estetico a Milano, vende tutto per amore di Mussolini? Cosa vede in quest’uomo per sacrificare tutto a lui e perché molte donne hanno il desiderio di trovare un uomo in cui annientarsi? Da dove arriva questo desiderio?
Quella con la Dalser è una storia emblematica del rapporto di Mussolini con le donne: per Mirella Serri (Mussolini ha fatto tanto per le donne) è nel fascismo che si trova la radice di quel maschilismo di Stato che ancora oggi continua a condizionarci. «Mussolini aveva sviluppato un’ostilità antifemminile che declinò in leggi e divieti. Gli stereotipi di genere imposti come stile di vita nel Ventennio si affermano come modelli difficili a morire, destinati a segnare la storia del Novecento e a influenzare persino gli anni 2000.»

Informazioni complete e biglietti:
www.trentinospettacoli.it
www.comune.ala.tn.it


Evento segnalato da Stagione Teatrale / Ala

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