 
                            Con Neri Marcorè / da Giorgio Gaber e Sandro Luporini / drammaturgia e regia Giorgio Gallione / arrangiamenti e direzione musicale Paolo Silvestri / lighting designer Marco Filibeck / scene e costumi Guido Fiorato / pianisti/e (o.a.) Eugenia Canale, Lorenzo Fiorentini, Eleonora Lana, Francesco Negri
	
	Produzione Teatro Stabile di Bolzano, Teatro della Toscana - Teatro Nazionale
	in collaborazione con Fondazione Giorgio Gaber e Centro Servizi Culturali Santa Chiara / durata 80 minuti 
	
	Neri Marcorè, assieme al regista e drammaturgo Giorgio Gallione, ha molto frequentato i materiali gaberiani. Questo ritorno è una necessità etica e artistica insieme, e una occasione ancora più matura e consapevole per riabbracciare l’opera dell’“uomo dalle due G maiuscole”.
	Gaber - Mi fa male il mondo è un’esplorazione nell’universo creativo, narrativo, etico e letterario di due grandi autori del teatro e della canzone. Per anni Giorgio Gaber e Sandro Luporini hanno radiografato con acume, spietatezza e ironia, ma pure con grande partecipazione emotiva, le mutazioni della nostra società e degli individui che la abitano. Grande affabulatore e artista totale, Gaber ci ha così accompagnato, tra privato e politico, nel cammino zoppicante e incerto verso una società che tenta di combattere contro la dittatura dell’imbecillità, del conformismo e della perenne autoassoluzione. Lo spettacolo vuole ritornare alle radici dell’ispirazione di queste opere in musica, entrando metaforicamente, e a distanza di anni, nello studio/ laboratorio/ pensatoio dove Gaber e Luporini hanno agito e prodotto pensiero per più di quarant’anni.
	Con onestà intellettuale e una buona dose di ironia, Gaber si è spesso definito un “ladro” di intuizioni altrui, dichiarando esplicitamente il suo debito nei confronti di artisti, intellettuali e scrittori che lo hanno ispirato. L’elenco è lungo e indicativo: Pasolini, Celine, Adorno, Calvino, Berlinguer, Brecht, Beckett, Botho Strauss e tanti altri che, sapientemente distillati, hanno formato un humus ideale, un incubatore di pensieri e riflessioni illuminanti che sono poi state trasformate in canzoni e monologhi teatralissimi che ancora oggi vibrano di autenticità e addirittura di preveggenza.
	
	Informazioni complete e biglietti:
	https://teatro-bolzano.it
Evento segnalato da Teatro Stabile di Bolzano