Lezioni di iconografia, programma:
Lunedì 28 gennaio 2019, ore 17.30
Sogni e castelli in aria: la storia delle grottesche
Alessandra Zamperini
In questa lezione sarà presa in considerazione la più celebre delle forme capricciose della cultura occidentale: la grottesca. Nata nell'arte romana, la grottesca venne "riscoperta" nel XV secolo, periodo che vide un generale recupero delle forme ornamentali classiche. Dal XVI secolo la grottesca divenne una componente ineludibile delle decorazioni di edifici religiosi e profani, comparendo inoltre su ceramiche, vesti, arazzi e...
Lunedì 4 febbraio 2019, ore 17.30
Rappresentare l'invisibile. Resurrezione e dintorni
Domizio Cattoi
L’evento della Risurrezione di Cristo non è fissato, dal punto di vista narrativo, in nessuno dei Vangeli Canonici: conosciamo i fatti per via indiretta, attraverso la voce dei testimoni che scoprono il sepolcro vuoto di Gesù e ricevono l'annuncio da parte dell'angelo. Eppure fin dai primi secoli dell'era cristiana gli artisti hanno cercato di tradurre in immagine quest'evento straordinario. Le soluzioni via via adottate nel corso dei secoli oscillano fra interpretazioni simboliche e rappresentazioni più concrete e narrative; nel tempo si sviluppano inoltre nuove tipologie iconografiche nate dalla riflessione teologica.
Lunedì 11 febbraio 2019, ore 17.30-19.00
Nascite strane, bizzarre e miracolose
Maddalena Ferrari
Il tema della nascita attraversa come un filo rosso tutta la storia dell'arte e numerose sono le occasioni in cui questa fase così peculiare della vita è stata raffigurata in un'immagine, sia essa dipinta, scolpita o incisa. In questo incontro saranno analizzate opere d'arte di epoche differenti che narrano sia di nascite illustri e speciali della storia sacra (la Natività di Gesù, di Maria, di Giovanni Battista, dei santi) sia di nascite profane altrettanto singolari.
Lunedì 18 febbraio 2019, ore 17.30
Immagini d'infedeltà. L'altro nell'iconografia cristiana
Lorenza Liandru
L'incontro sarà dedicato all'analisi degli stereotipi visivi che l’occidente cristiano utilizzò per raffigurare, nelle opere d'arte di varie epoche, l’alterità religiosa e gli oppositori della fede, in particolare ebrei, musulmani ed eretici. In tale prospettiva, le fonti iconografiche considerate rappresentano importanti testimonianze in merito ai rapporti con l’«altro» da sé, con ciò che non era assimilabile e riconducibile al proprio catalogo normativo, etico e sociale, quindi ai cambiamenti che tali relazioni subirono nel corso dei secoli.
Informazioni:
museodiocesanotridentino.it
Evento segnalato da Museo Diocesano Tridentino