Alois Beer. Panorami fotografici del Garda nelle collezioni del Kriegsarchiv di Vienna e dell'archivio fotografico del MAG.
A cura di Alberto Prandi.
Prosegue il progetto dedicato alla fotografia storica legata all'area gardesana e del Tirolo portato avanti negli anni dal Mag.
Il sorprendente rilevamento fotografico del lago di Garda effettuato da Alois Beer (1840-1916) torna alla luce a poco più d’un secolo dalla sua realizzazione. Praticamente inedita, la serie di negativi fotografici è rimasta per tutti questi anni custodita e protetta nelle collezioni del Kriegsarchiv di Vienna. Le immagini sono state riprese nei primissimi anni del Novecento, e tutt’oggi questa serie rappresenta il più consistente corpus fotografico noto di documentazione sistematica del Garda realizzato da un solo autore.
Le 350 immagini furono riprese da Alois Beer, nel corso d’uno dei suoi viaggi fotografici destinati a incrementare il ricco catalogo di fotografie indirizzato al pubblico austro-ungarico. Quando il fotografo carinziano giunse al lago di Garda godeva da tempo di gran fama, il suo studio di Klangenfurt era ritenuto uno dei più prestigiosi del tempo e le collezioni di vedute panoramiche e urbane contavano una varietà di soggetti che contemplava oltre i più significativi siti dell’Impero austro-ungarico anche immagini di località e territori Italiani, Francesi, Belgi, Spagnoli, Greci, Egiziani, Palestinesi, Turchi, Siriani e del Nord Africa.
Alois Beer, con le sue vedute panoramiche del Garda pare volerci riproporre lo stupore di Goethe alla vista del lago, e sembra manifestare la medesima necessità di partecipazione empatica allo spettacolo imponente della natura che appartenne alla cultura romantica. Al tempo della campagna fotografica del Garda, Beer aveva maturato una lunga consuetudine di viaggio, ma l’esperienza, la confidenza e la frequentazione di paesi e genti tanto differenti tra loro, non aveva spento in Beer né l’originale curiosità che ha governato il suo sguardo, né la capacità rappresentare fotograficamente con una cifra individuale assolutamente originale gli aspetti naturalistici e ambientali del Garda, enfatizzandone gli effetti atmosferici, le digradazioni prospettiche, i contrasti tra gli elementi senza mai concedersi inflessioni pittorialiste allora tanto in voga.
Evento segnalato da MAG Museo Alto Garda