L’esposizione ripercorre undici anni di attività del collettivo Museo Wunderkammer attraverso azioni urbane, performance, installazioni e progetti di ricerca che intrecciano arte, spazio pubblico e memoria condivisa.
Museo Wunderkammer (MWK) è un progetto ideato da Luca Bertoldi e Giusi Campisi, con il coinvolgimento di un ampio gruppo di collaboratori e collaboratrici, e si propone come riflessione critica sulle rappresentazioni culturali e sui rapporti di potere che le sostengono. Attraverso la costruzione del “museo” come dispositivo artistico e performativo, MWK mette in scena un cortocircuito tra istituzione e città, tra politiche territoriali e immaginari soggettivi, sfruttando l’ambiguità e le potenzialità della partecipazione.
Il titolo della mostra “Wunderkammer City” intende mettere a fuoco piuttosto il metodo d’intervento del collettivo artistico nell’urbano in termini di opera-collezione. Se la Wunderkammer, nelle sue configurazioni seicentesche, è una raccolta di rarità, del meraviglioso e dell’esotico, qui a Trento abbiamo a che fare con tutto ciò che si trova sotto le pieghe dell’ordinario, del vissuto e della sua proiezione immaginaria. Come nella Wunderkammer abbiamo a che fare con l’eteroclito e l’irregolare, anche qui incontriamo materiali d’archivio rimasti allo stato di utopia, altri in cerca di riscatto, rovine di vite singolari, relazioni plurali tra istituzioni e genere, istituzioni e lavoro, paesaggi inediti.
Per questo motivo, la mostra si sviluppa attorno a tre grandi filoni tematici che restituiscono la complessità e la stratificazione del lavoro collettivo svolto in questi anni.
Il primo nucleo, Cartografie dell’urbano (Eventi, immaginari e luoghi), esplora il rapporto tra arte e città, mettendo in luce come azioni partecipate e pratiche condivise abbiano contribuito a costruire un museo dal basso, alimentato dal coinvolgimento attivo delle e dei cittadini. Questo processo ha dato vita a un archivio digitale di immaginari urbani, consultabile su museowunderkammer.it, che documenta la relazione viva tra abitanti e territorio.
Il secondo nucleo, Wunderkammer (Mirabilia dell’ordinario), si concentra sulla riflessione critica sul museo come istituzione culturale, interrogando la sua funzione, la sua estetica e i meccanismi di potere che ne regolano la narrazione.
Infine, il terzo nucleo, Archivio (Memorie rimosse e presenti inediti), propone un archivio della memoria sommersa della città di Trento, recuperando episodi dimenticati degli anni ’70 attraverso installazioni, video e azioni artistiche. Questi interventi hanno permesso di riportare alla luce vicende marginali o rimosse, attualizzandole attraverso linguaggi contemporanei e atti simbolici che uniscono passato e presente.
Informazioni complete:
www.museostorico.it
Evento segnalato da Fondazione Museo storico del Trentino