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Concerto coro gregoriano e organo "Maria, dono dello spirito"

Evento segnalato da Comune di Brentonico
Coro Mediae Aetatis Sodalicium (Foto dal sito ufficiale)
Coro Mediae Aetatis Sodalicium (Foto dal sito ufficiale)
Data: Sab. 19 maggio 2018
Dove: Chiesa dei Ss. Pietro e Paolo, Brentonico (Tn)
Orario: ore 21.00

Evento nell'ambito di Concerti per l’inaugurazione del restauro del seicentesco organo.
Coro Mediae Aetatis Sodalicium / Bruna Caruso, direttore / Elena Sartori, organo.

CORO GREGORIANO MEDIAE AETATIS SODALICIUM
È stato fondato nel 1991 da studiose di discipline musicali e umanistiche dell’Università degli Studi di Bologna e svolge sin dalla sua fondazione una ininterrotta attività concertistica in Italia e all’estero (Portogallo, Spagna, Lussemburgo, Francia, Belgio, Germania, Ungheria, Polonia, Slovacchia e Giappone).
Ha conseguito il primo premio nella categoria canto monodico cristiano al 53° Concorso Polifonico Internazionale "Guido d’Arezzo" (Arezzo 2005) e il primo premio al Torneo Internazionale di Musica del 1997 in Roma; ha inciso per le etichette discografiche Calig, Audiovisivi San Paolo, Stradivarius e Tactus.

BRUNA CARUSO
Ha conseguito con lode la Laurea in Dams (Musica) presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Bologna (rel. prof. N. Albarosa). Ha poi proseguito la sua formazione con il prof. Albarosa stesso e ha frequentato numerosi corsi di semiologia, modalità, interpretazione ed estetica gregoriana organizzati dall’AISCGre in Cremona, tenuti da L. Agustoni, G. Baroffio, J.B. Göschl, Heinrich Rumphorst, A. Turco. Fondatrice a Bologna, nel 1991, del Coro gregoriano Mediae Aetatis Sodalicium, diretto dal maestro Albarosa fino al 2014, è di questi stata la prima collaboratrice. Del coro ha seguito tutti i percorsi sia in Italia sia all’estero e con esso ha inciso per Calig, Edizioni San Paolo Audiovisivi, Stradivarius e Tactus. Dal 1995 è docente di semiologia gregoriana e interpretazione in corsi e seminari internazionali. Dal 2005 al 2009 ha diretto il coro gregoriano Cantores Sancti Benedicti di Seregno (MI), dal 2010 al 2014 il coro Etheria di Bergamo, con il quale si è occupata anche di repertori tardivi. Dal 2015 ha assunto la direzione del coro gregoriano Mediae Aetatis Sodalicium. Nel 2016 con il Coro gregoriano MAES ha preso parte al documentario “La Signora Matilde” (regia di Marco Melluso e Diego Schiavo, starring Syusy Blady, produttore PopCult), proponendo un’intervista sul tema della musica ai tempi di Matilde di Canossa e l’esecuzione di canti selezionati per l’occasione.
L’ensemble, composto di sole voci femminili, ambisce collegarsi, per concezione e stile, all’insegnamento di dom Eugène Cardine, il grande gregorianista dell’Abbazia di Solesmes, professore per lunghi anni presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, cui va il merito storico di avere fondato ed elaborato, sotto il nome di "Semiologia Gregoriana", rivoluzionari criteri di indagine musicale ed interpretativa sulle antiche notazioni gregoriane.
Il Coro, formatosi sotto la guida del prof. Nino Albarosa, che lo ha diretto dal 1991 al 2014, è oggi condotto dalla dott.ssa Bruna Caruso, sua stretta collaboratrice e assistente per oltre vent’anni.

ELENA SARTORI
Si è diplomata con lode in Pianoforte, Organo e Direzione di Coro al Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara. Ha conseguito nel 1999 il Konzertdiplom di Alto Perfezionamento in Organo presso il Mozarteum di Salisburgo studiando con Daniel Chorzempa e il Diploma di Direzione d’Orchestra sotto la guida di Helmut Rilling alla Bach - Akademie di Stoccarda. All’Università degli Studi di Bologna si è laureata con lode in Materie Letterarie discutendo una tesi sui moderni indirizzi interpretativi del Canto Gregoriano (relatore il Prof. Nino Albarosa). Tiene regolare attività concertistica in tutto il mondo come organista e come direttrice. Incide in esclusiva per le etichette Glossa e Classic Voice. Nel 2017 ha ricevuto i premi speciali della critica discografica delle testate The Guardian, Times, Die Zeit e Il Sole 24 Ore. Fra il 2018 e 2019 sarà ospite di sedi concertistiche prestigiose, tra le quali la Filarmonica di San Pietroburgo, il Festival di Bressanone e la Filarmonica Baltica di Danzica. E’ Docente di Organo e Canto Corale al Conservatorio “Claudio Monteverdi” di Bolzano e Docente ospite al Barnard College di New York.

Maria, Sposa dello Spirito Santo
È importante comprendere la strettissima relazione che intercorre tra la Vergine e lo Spirito Santo. Una relazione talmente stretta da aver spinto per primo San Francesco d’Assisi a definire Maria “Sposa dello Spirito Santo”. In effetti, se ci pensiamo, la presenza di Maria nel cenacolo, nel giorno di Pentecoste, non era per niente casuale! Era la Madre di Gesù che presiedeva la preghiera e invocava l’intervento del suo Sposo per dare alla luce la Chiesa di Cristo!
Esattamente come all'Annunciazione, quando lo Spirito tramite Maria e in Maria concepì Gesù, il Capo, così alla Pentecoste, tramite Maria e in Maria lo Spirito ha concepito la Chiesa, le membra! Esiste infatti una certa analogia tra la discesa dello Spirito Santo su Maria all'Annunciazione e la discesa dello Spirito Santo sulla Chiesa apostolica a Pentecoste. Maria, dopo essere stata inebriata nell'intimo dallo Spirito al momento dell'Annunciazione, si mette in viaggio con animo missionario recandosi da Elisabetta e annunciando le grandi opere dell’Onnipotente con il suo Magnificat. Così anche la Chiesa apostolica di Gerusalemme, dopo aver ricevuto lo Spirito Santo il giorno di Pentecoste, esce dal cenacolo per proclamare pubblicamente la risurrezione di Cristo Gesù.
Non a caso l'Annunciazione viene anche detta “Pentecoste di Maria” oppure “proto-Pentecoste della Chiesa”. Il Vangelo di Luca racconta: «Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo» (Lc 1, 40-41). Con un semplice saluto Maria trasmette, conferisce lo Spirito Santo ad Elisabetta e al bambino che ella portava in grembo, Giovanni Battista, colui che sarebbe divenuto il precursore di Gesù. Analogamente leggiamo riguardo a Pietro negli Atti degli Apostoli: «Avevo appena cominciato a parlare quando lo Spirito Santo scese su di loro, come in principio era sceso su di noi» (At 11, 15).
San Massimiliano Kolbe usa parole ancor più esplicite: «L'unione tra lo Spirito Santo e la Vergine Immacolata è così stretta che lo Spirito Santo non esercita alcun influsso nelle anime se non per mezzo di Lei».
Tratto da “Una meditazione di Santo Borriello in vita del Santuario di Puianello” (Aprile 2008).


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