Primo appuntamento con il ciclo Beethoveniano dell’Orchestra Sinfonica delle Alpi
Dir. Margherita Colombo / Orchestra Sinfonica delle Alpi / Introduce la Musicologa Benedetta Saglietti.
Programma:
W.A.Mozart (1756-1791)
Sinfonia n.41 in Do maggiore “Jupiter” (1788)
Allegro vivace
Andante cantabile
Minuetto: Allegretto – Trio
Molto allegro
L.van Beethoven (1770-1827)
Sinfonia op.21 n.1 in Do maggiore (1801)
Adagio molto – Allegro con brio
Andante cantabile con moto
Minuetto: Allegro molto e vivace
Adagio – Allegro molto e vivace
L’Orchestra Sinfonica delle Alpi – Alpen Symphonie Orchester si prepara ai festeggiamenti del 200° anniversario della morte del celeberrimo compositore tedesco proponendo nel triennio 2025-2027 tutte le sue sinfonie, affiancate da altri importanti capolavori per orchestra che possano per il pubblico odierno ricostruire al meglio una panoramica il più possibile esaustiva del grande compositore.
Il 29 marzo 2025 è la prima tappa di questo percorso ed inizia con la Prima Sinfonia, composta nel 1801, affiancata dall’ultima sinfonia di Wolfgang Amadeus Mozart, la “Jupiter” (composta nel 1788), legate nella storia della musica da più di un filo rosso.
Fondata nel 2015 quale compagine orchestrale dell’Associazione Euritmus, l’Orchestra Sinfonica delle Alpi – Alpen Symphonie Orchester si presenta come una delle realtà
più interessanti del panorama musicale italiano, capace di ampliare il proprio repertorio toccando differenti stili e generi grazie anche ad una formazione flessibile e ad un organico di alto profilo artistico.
L’Orchestra spazia dal Barocco (A. Vivaldi) al Classicismo (F. J. Haydn, W. A. Mozart, L. v. Beethoven), al Romanticismo (F. Schubert, B. Smetana, C. Saint-Saens, M. Bruch, G. Bizet, M. Mussorgsky, P. I. Tchaikovsky, E. Grieg, A. Dvorak, J. Sibelius, A. Borodin) alle correnti dell’ultimo Ottocento fino alla Contemporaneità (P. Mascagni, P. Dukas, G. Holst, C. Orff, J. Rutter, M. Taralli), in un crescendo artistico che nel 2024 la ha portata alla Sala d’Oro del Musikverein di Vienna con i poemi sinfonici di Ottorino Respighi sotto la bacchetta di Etienne Siebens.
Nel 2025 festeggia l’inaugurazione lirica del Teatro Zandonai di Rovereto (2015), presso cui ha eseguito annualmente in versione integrale opere liriche tra i più importanti capolavori del melodramma italiano come Don Giovanni di W. A. Mozart, Il Barbiere di Siviglia di G. Rossini, Don Pasquale di G. Donizetti, la Traviata, il Rigoletto, il Trovatore e Attila di Giuseppe Verdi, e Tosca, Madama Butterfly e La Boheme e la Turandot di G. Puccini.
Margherita Colombo è direttrice d’orchestra, pianista e compositrice. Si è diplomata in Direzione d’orchestra sotto la guida del M° Daniele Agiman presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano nel 2010 concludendo un brillante e variegato percorso di studi che comprende il Diploma in Pianoforte (M° Mario Boselli), il Biennio per Maestri collaboratori (M° Umberto Finazzi), il Diploma in Composizione (M° Fulvio Delli Pizzi), il corso triennale di Alto Perfezionamento pianistico dell’accademia Musicale Pescarese (M° Paolo Bordoni), numerose Masterclasses in Italia e all’estero tenute da rinomati Maestri (Aldo Ciccolini, Joaquin Achucarro, Sergio Perticaroli, Jeffrey Swan). E’ attiva come direttrice d’orchestra presso diversi teatri in Europa; ha diretto la Gewandhausorchester di Lipsia, la Niederbayerische Philharmonie di Passau, la Loh-Orchester Sondershausen, l’Orchestra Nazionale dell’Opera di Tirana, l’Orchestra del Festival Puccini, l’Orchestra di Ticino Musica, l’Orchestra Rossini di Pesaro, i Musici di Parma e numerose altre orchestre e ensembles in Italia, Germania, Svizzera e Albania.
Benedetta Saglietti è dottore di ricerca in storia moderna, studiosa poliedrica, sul versante storico-musicale i suoi studi si sono concentrati sull’estetica e sulla ricezione (La Quinta Sinfonia di Beethoven recensita da E.T.A. Hoffmann, con Riccardo Muti, 2020), sulla memorialistica, sulla biografia musicale di ambito tedesco del primo Settecento, sui rapporti musica/colore e sulla musica del Novecento. Come iconografa, i cui ambiti di elezione sono la ritrattistica (Beethoven, ritratti e immagini, 2010), l’arte dell’Ottocento e la scultura contemporanea (in: Stephan Balkenhol, Duett, 2024), è stata chiamata da istituzioni museali italiane e estere a contribuire alla loro attività espositiva, sia con saggi scientifici sia come curatrice. Ha collaborato con il Teatro alla Scala e col Museo teatrale di Milano, la Fenice di Venezia, il Teatro Regio di Torino, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Insegna storia della musica al Conservatorio di musica di Gallarate e iconografia musicale presso l’Università degli Studi di Padova.Sul sito ufficiale tutti gli appuntamenti.
Informazioni complete:
www.euritmus.it
Evento segnalato da Associazione Culturale Euritmus