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Nuovi orari di apertura della Basilica Paleocristiana

Notizia segnalata da Museo Diocesano Tridentino
- (Foto dal sito ufficiale)
In vigore dal 1 luglio 2019

A partire da lunedì 1 luglio 2019 l'area archeologica della Basilica Paleocristiana di San Vigilio osserverà nuovi orari di accesso al pubblico. La principale novità riguarda l'apertura del sito dalle 14.30 alle 17.30 della domenica, giornata che prevede un afflusso più consistente di pubblico. La chiusura settimanale è stata spostata al martedì, giorno in cui è chiuso anche il vicino Museo Diocesano Tridentino.

Con la nuova articolazione oraria, il Museo conferma il proprio impegno nel promuovere una sempre più estesa e agevole fruizione del patrimonio storico-artistico, in un'ottica di attrazione, promozione e fidelizzazione verso differenti tipologie di pubblico, dai cittadini residenti ai turisti nazionali e internazionali.

Orari di apertura: lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato: 10.00-12.00 / 14.30-17.30 e domenica: 14.30-17.30.
Giorni di chiusura
: ogni martedì
 1 gennaio, 6 gennaio, Settimana Santa e Pasqua, 26 giugno, 1 novembre, 25 dicembre.

Si ricorda che gli orari di accesso alla Basilica potrebbero subire modifiche dovute alle esigenze liturgiche della Cattedrale.

La Basilica Paleocristiana di San Vigilio: Sotto la Cattedrale di Trento è possibile visitare una delle aree archeologiche più importanti della città: l’antica Basilica Paleocristiana di San Vigilio, un edificio di notevoli dimensioni eretto al di fuori della cinta urbica romana presumibilmente verso la fine del IV secolo. L’antico luogo di culto deve la sua prima origine alla sepoltura dei santi Sisinio, Martirio e Alessandro, uccisi in Val di Non dai pagani il 29 maggio 397. Pochi anni dopo, accanto ai tre martiri, fu sepolto anche Vigilio, terzo vescovo e patrono di Trento, morto nel 400 o 405. L'edifico, che da principio rivestì il ruolo di basilica cimiteriale, ovvero di santuario con funzione essenzialmente commemorativa, divenne chiesa cattedrale tra il IX e il X secolo, quando nelle sue immediate vicinanze fu trasferito il palazzo vescovile. Nel corso dei secoli la chiesa subì alcune significative modifiche strutturali: nel IX secolo furono aggiunti due sacelli laterali absidati; nell'XI secolo l'aula venne divisa in tre navate e si scavò una cripta con conseguente rialzo della zona presbiterale. Gli ultimi interventi furono conclusi dal vescovo Altemanno, che il 18 novembre 1145 riconsacrò questa chiesa, destinata ad essere sostituita nel XIII secolo dall'attuale Cattedrale.
Nell'area archeologica, che è estesa e articolata, sono ancora visibili le tombe terragne del pavimento - tutte convergenti verso quella del patrono San Vigilio - la decorazione musiva posta in prossimità del recinto presbiterale, alcuni lacerti dei plutei scolpiti, le lastre tombali di coloro che qui furono sepolti. Al centro della vasta aula è posta la celebre 'arca di San Vigilio' (XI-XII secolo), una particolare tipologia di monumento funebre che in passato accolse le spoglie del patrono della città. L’antico luogo di culto, riscoperto solo negli anni Settanta del Novecento, è stato recentemente arricchito da video, postazioni multimediali e visori per la realtà virtuale immersiva. 



Pubblicato il 25 giugno 2019
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